WordPress 2.3 e le tabelle mancanti

Mai che ne andasse bene una…

Ecco cosa mostrava la procedura di aggiornamento a WordPress 2.3, una volta terminate le operazioni sul database.

Ops, per qualche ragione non sono state create quattro tabelle fondamentali.

Come rimediare? Semplice.

Come prima operazione, eseguite da shell un dump di tutto il database:

mysqldump -u nome_utente nome_database > 2007-09-25.database.dump.sql

Osservazione: prendete la buona abitudine di prefissare i vostri dump con data in stile americano.

Ora, eseguite da shell il dump delle tabelle categories e post2cat:


mysqldump -u nome_utente nome_database eventuale_prefisso_tabella_categories -p > 2007-09-26.categories.sql
mysqldump -u nome_utente nome_database eventuale_prefisso_tabella_post2cat -p > 2007-09-26.post2cat.sql

Adesso.

PRIMA di aggiornare, collegatevi al database utilizzato da WordPress, con la stessa utenza usata dal programma, e lanciate le seguenti query:


CREATE TABLE eventuale_prefisso_tabella_blog_terms (
term_id bigint(20) NOT NULL auto_increment,
name varchar(55) NOT NULL default '',
slug varchar(200) NOT NULL default '',
term_group bigint(10) NOT NULL default 0,
PRIMARY KEY (term_id),
UNIQUE KEY slug (slug)
);

CREATE TABLE eventuale_prefisso_tabella_blog_term_taxonomy (
term_taxonomy_id bigint(20) NOT NULL auto_increment,
term_id bigint(20) NOT NULL default 0,
taxonomy varchar(32) NOT NULL default ”,
description longtext NOT NULL,
parent bigint(20) NOT NULL default 0,
count bigint(20) NOT NULL default 0,
PRIMARY KEY (term_taxonomy_id),
UNIQUE KEY term_id_taxonomy (term_id,taxonomy)
);

CREATE TABLE eventuale_prefisso_tabella_blog_term_relationships (
object_id bigint(20) NOT NULL default 0,
term_taxonomy_id bigint(20) NOT NULL default 0,
PRIMARY KEY (object_id,term_taxonomy_id),
KEY term_taxonomy_id (term_taxonomy_id)
);
Ovviamente, eventuale_prefisso_tabella può essere tralasciato nel caso in cui le tabelle del database non avessero prefisso.

A questo punto, sovrascrivete i file del vostro blog con la nuova versione di WordPress e lanciate lo script di aggiornamento:


http://vostra_url/wp-admin/upgrade.php

Cliccate quanto basta per arrivare in fondo alla procedura, non preoccupatevi di eventuali chiavi duplicate (troppo pigri per farlo?)

Ora andate nel pannello di amministrazione, provate a scrivere un post, sbirciate in basso, dalle parti del modulo per il caricamento dei file e…

Ahem…durante l’aggiornamento la procedura ha cancellato le tabelle categories e post2cat. Ecco a cosa servivano i backup delle due tabelle in questione, eseguiti prima dell’aggiornamento.

Non rimane che ripristinare le due tabelle mancanti, lanciando da shell i seguenti comandi:


mysql -u nome_utente nome_database -p < 2007-09-26.categories.sql
mysql -u nome_utente nome_database -p < 2007-09-26.post2cat.sql

Fatto. WordPress riprenderà a funzionare senza segnalare ulteriori errori.

Per ora.

Mi danno un iPAQ, restituisco un Opie

Alcuni giorni or sono bazzicando dalle parti di un caro amico, penso al suo vecchio iPAQ h220 e con fare innocente chiedo:

Ce l’hai ancora quell’iPAQ?

Si, ormai non lo uso più da quando ho il nuovo SmartPhone

opie.jpeg

Ahem…me lo presteresti?

Uh…che vuoi farci?

opie3.png

No, cioè, insomma…ci sarebbe Linux no? Ecco…ci metterei sopra Linux (Gnu/Linux per l’esattezza, ma meglio semplificare quando si tratta di convincere).

sc_sat_may_1_124634_1993.png

Ah, si. Va bene, dai, basta che non mi cancelli Windows sopra o fai un backup.

Che ragazzo d’oro…

sc_sat_may_1_132558_1993.png

Et voilà, ecco il suo bel iPAQ con Opie…tutto sotto KDE e abbiamo anche Konqueror in offerta speciale, console, tastiera virtuale, client IRC, rete via Bluetooth…

Backup in rete pratico e veloce con FTP – 1

Impara l’arte e mettila da parte

A volte bisogna prendere alcune decisioni che hanno la pruriginosa caratteristica di essere poco convenzionali.

Un amministratore di sistemi con un po’ di esperienza alle spalle sa che è bene cercare una soluzione pratica a problemi pratici, piuttosto che addentrarsi nell’estetica del sysadmin. Certo, creare soluzioni eleganti è un piacere quanto leggere un codice raffinato e ben indentato, ma spesso i problemi sopraggiungono a spron battuto ed esigono soluzioni immediate, pratiche, efficienti, semplici.

Si, perché il principio del KISS, Keep It Simple Stupid, è un comandamento da mandare a memoria: quanto più una soluzione è complessa, tanto più è prona a inconsistenze e difficile da manutenere nel tempo.

Semplice, semplice ed efficiente.

Quando si hanno diversi clienti, macchine che viaggiano da anni e poco tempo, si deve cercare di razionalizzare, sfrondare i rami non produttivi, ridurre all’essenziale affinché tutto possa essere più facilmente gestibile.

Hai perso i dati? Ok, tira fuori un backup. Be…che?

Uno dei problemi che ci si trova ad affrontare è fa comprendere al proprio cliente l’importanza dell’integrità dei dati nel tempo. Implementare semplicemente una soluzione RAID assicura contro la perdita temporanea delle informazioni, ma non assicura contro la sbadataggine, le dimenticanze, l’incuria, fulmini, peste e cavallette.

A volte ci si accorge che qualcuno ha cancellato “per sbaglio” un file importante. E, magari, sono passati mesi prima che sia stata notata la mancanza questo file, vitale ma poco utilizzato. A volte, semplicemente, qualcuno cancella intere directory “per fare spazio”, saltando quella inutile pratica di controllare *cosa* era contenuto al suo interno. A volte, è un semplice “tirone” sulla linea elettrica a mandare tutto a quel paese, oppure un calo di tensione, in ambienti privi di continuità elettrica.

In ogni caso, se non avete backuppato, sono guai vostri.

Già, perché poi scopri che il sito del cliente, fatto di quattro pagine in croce, ancora in beta non aperto al pubblico, tutto traballante, faceva 1000 iscritti al giorno, generava fantastiliardi, era di importanza capitale e ogni minuto offline costa all’azienda zilioni di talleri.

Ops, ve l’avevo detto di implementare una sana politica di backup.

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Linux MCE – Un Media Center ambizioso?

linuxmce.gif

LinuxMCE is a free, open source add-on to Ubuntu including a 10′ UI, complete whole-house media solution with pvr + distributed media, and the most advanced smarthome solution available. It is stable, easy to use, and requires no knowledge of Linux and only basic computer skills.

Mmmm….sto per andare a dormire e non ho il tempo di provarlo…ci penserò nei prossimi giorni…  linux-mc-installer.png

Giusto ho scaricato l’installer di questo LinuxMCE, il quale crea sul desktop un’icona che si occupa di caricare il tutto sopra una Ubuntu 6.10. Una volta cliccata l’icona e inserita la password di root, inizia una procedura di installazione assistita, che si occupa di auto rilevare le impostazioni e i componenti. Ah, ovviamente va caricato il CD nel lettore, in modo che l’installer carichi da lì tutto il necessario.

Nei prossimi giorni proverò a vedere cosa si nasconde dietro a questa suite che promette di trasformare il vostro pc in…

  • PVR;
  • Media browser con interfaccia a cubo tridimensionale;
  • Aggregatore di network storage e DMA;
  • NAS per backup centralizzati;
  • Media center;
  • Home Automation;
  • Centralino VOIP e su linee analogiche;
  • HUB di sicurezza per gestire l’antifurto domestico.

Mmmm…mi sembra troppo per essere vero, il che mi rende scettico. Nei prossimi giorni metto su una virtual box e lo provo…

[Via ArsGeek]

ZYB, il backup online per il cellulare

zyb.png

Siete di quelli che perdono di continuo contatti e numeri di telefono? Non volete perdere tempo ad armeggiare con cavi, Bluetooth, driver e computer per eseguire un mai troppo consigliato backup?

Ok, come al solito interviene il Web 2.0, questa volta nei panni di ZYB: vi iscrivete, indicate il modello di cellulare in vostro possesso, fornite il suo numero e, dopo pochi secondi, vi arriva il tipico messaggio di aggiornamento. D’ora in poi potrete sincronizzare contatti e agenda direttamente via GPRS, copiando tutto sui server di ZYB. Da qui, poi, potrete gestire le varie condivisioni. Insomma, l’immancabile aggettivo “social” ubiquitario nel campo del Web 2.0.

Unici prerequisiti la necessità di avere SyncML già installato sul telefono, una connessione dati internet attiva e via…ovviamente…come dire…sempre che non abbiate un atteggiamento paranoico verso la riservatezza dei dati personali che il vostro telefono custodisce, eg. nomi, cognomi, indirizzi e numeri di telefono.

Io continuo con i backup sul PC di casa…

[Via Cool Tools]