Geeksquare – Top of the week

  • La HDTV arriva sul Web – Sky ha iniziato a trasmettere in HD. Ma è inutile cercare i canali sul vostro decoder satellitare: per vederli vi basta semplicemente un computer, “armato” di un buon monitor…
  • Il telefono ultrasottile di NEC – Il nuovo cellulare e636 di NEC è ultrasottile, misura solo 13,99 mm di spessore, ma non pensate che alla dimensioni ridotte corrispondano prestazioni limitate: il prodotto presenta funzionalità multimediali di tutto rispetto, dalla fotocamera a 2 MP al lettore MP3, al registratore video…
  • Birra alla spina direttamente dal frigo – HomePub è un frigorifero-congelatore per la vostra cucina, in grado di ospitare al suo interno un “barilotto” da 5 litri di birra alla spina che troverete in quasi tutti i supermercati e, dettaglio importante, non occuperà spazio all’interno del capiente elettrodomestico. Davanti allo sportello troverete la classica spina in perfetto stile pub…
  • Carica il cellulare con il mulino a vento – Questo caricabatterie basato su una piccola ventola da dieci centimetri di diametro che, collegata a un generatore, permette di creare un flusso di corrente sufficiente a ridare vita a un cellulare prosciugato…
  • Sicurezza biometrica, con il trucco – Ibidentifi è un lettore di impronte un po’ particolare: oltre a poter definire il “dito di accesso”, potete anche indicare la “falange di allarme”, ovvero potete impostare il programma biometrico in modo che, leggendo le impronte di un dito in particolare, faccia scattare una serie di allarmi silenziosi che avvertano chi di dovere…
  • AvantFax, Hylafax 2.0 – AvantFax è una piacevole interfaccia AJAX che porta la semplicità del web 2.0 anche in Hylafax, la piattaforma software che trasforma il computer in un vero e proprio fax di rete avanzato…
  • Google pages – Volete creare il vostro sito internet e non sapete come fare? Ci pensa l’ennesima beta di Google, ovvero Page Creator, un editor visuale online, con tanto di layout e template pronti all’uso. Voi decidete il contenuto, caricate le immagini e già mentre lavorate siete in grado di vedere come appariranno le vostre pagine…
  • Quando le periferiche…si separano dal PC – Matrox Extio F1500 è la prima unità grafica a distanza, una soluzione attraverso la quale mouse, tastiera, monitor, periferiche audio e video, possono essere posizionati a 250 metri dal computer, grazie a un collegamento con cavo in fibra ottica….
  • Auricolare da doccia – E’ in arrivo da Bluetrek il nuovo auricolare Bluetooth X2, che in soli 15 grammi racchiude una tecnologia a prova d’acqua e con 500 ore di standby…
  • Windows in Vista – E allora, come sarà il nuovo Windows? Per togliervi la curiosità non vi resta che dare un’occhiata alla recensione di PC Magazine e al tour visuale offerto dalla rivista, che vi mostrerà per immagini cosa vi aspetta…

WordPress Markdown plugin e PHP 5.1.1


[Fri Dec 16 22:05:44 2005] [error] [client 82.56.129.129] PHP Warning: preg_rep
lace_callback() [function.preg-replace-
callback
]: Unknown modifier '|' in /home/zarrelli/zarrelli.org/blog/wp-content/plugin
s/markdown.php on line 827


Tanto per intenderci, il plugin Markdown 1.0.1 di Michel Fortin è un zinzinello incompatibile con il PHP 5.1.1…giusto spariscono i post e rimangono solo i titoli. Beh, potrebbe essere una nuova forma di blogging sintetico…

Il terzo capitolo del libro Sicurizza il tuo PC: se volete, potete scaricarlo

Eh, si, la casa editrice Tecniche Nuove, per la quale ho scritto ai tempi Sicurizza il tuo PC ha acconsentito a fornire in download un capitolo del libro, in formato PDF.

Ho scelto il terzo capitolo Le infezioni pericolose, sia perché mi sembra fra quelli che meno ha risentito del passare del tempo, sia perché tratta una tassonomia virale che è sempre buona cosa conoscere e tenere a mente.

Come commenta il sito Stradanove:

L’approccio è rigoroso, senza dubbio più di quanto accada solitamente con i testi divulgativi, ma con le nozioni elementari, quelle sufficienti a avviare il computer e utilizzare un programma di posta elettronica, non si dovrebbe avere difficoltà a seguire il discorso. Se vengono utilizzati tecnicismi, sono sempre seguiti da opportune spiegazioni. Particolarmente apprezzabile è il fatto che per ogni problema da affrontare, viene dato ampio spazio ai meccanismi con cui si è venuto a creare.

Quali tipi di virus possono infettarci, come, in che modo possiamo difenderci?

Le infezioni pericolose cercherà di spiegarvi tutto in maniera molto semplice e chiara, mettendovi in grado di affrontare uno fra i problemi più sentiti sulla rete.

Cliccate qui per caricare la scheda del libro dalla quale potrete scaricare il capitolo in formato PDF.

Beh, cosa dire di più? Non mi rimane che augurarvi buona lettura 🙂

Capitolo 3
Le infezioni pericolose

Tipi di virus
Virus dei file
Sovrascrittura
Worm
Parassitaria
Virus compagni
Link virus
Virus dei sorgenti, librerie e moduli oggetto
Virus del sistema di boot
Macro virus
Virus di rete
Virus residenti in memoria
Virus non residenti in memoria
Virus monomodali
Virus bimodali
Virus multivalenti
Virus a diffusione lenta
Virus a diffusione veloce
Virus a diffusione condizionata
Virus non polimorfici
Virus autocriptanti
Virus offuscanti
Virus polimorfici
Virus corazzati
Virus retro
Virus mimetizzanti
Gli antivirus online
Trend Micro HouseCall
Symantec
McAfee VirusScan Online
Bitdefender
Kaspersky Online Virus Checker
Panda ActiveScan
Command on Demand
Gli antivirus per il desktop
Norton antivirus 2003
Antivir 6 Personal Edition
Bitdefender 7 Standard Edition
Panda Antivirus Titanium
Avast! 4 Home Edition
Rav Antivirus 8
AVG Anti-Virus System 6
McAfee VirusScan Home Edition 7

Internet e telefonia. Le novità…in Germania.

Popolo di internet,
rallegrati!
Ma non troppo.

Internet diventa più veloce.
Ma non qui.

La telefonia si evolve.
Ma non per noi.

Insomma, se proprio uno vuole sperimentare qualche brivido in più…beh…meglio trasferirsi in Germania, paese in cui l’operatore telefonico Deutsche Telekom ha deciso di investire e progettare il futuro, gettando le basi nel presente.

Suona strano? Eh, beh, ma che volete? Mica siete tedeschi. Voi.

Vi viene voglia di trasferirvi nella terra di Kant ed Hegel? Va bene, chiamate un agente immobiliare e chiedete un appartamento a Stoccarda o Amburgo.

Perché?

Perché Stoccarda e Amburgo fanno parte di un progetto pilota di Deutsche Telekom e possono già provare una connettività a 25 Mbit/s.

Interessante?

Ah, beh, si. Aggiungiamoci poi il fatto che per 6 settimane il servizio è gratuito, basta solo rispondere ad alcune domande al termine del periodo di prova.

Ahem…per ora il servizio di prova è disponibile solo per qualche centinaio di partecipanti, ma se fate in fretta e vi registrate sul sito www.t-com.de, magari vi danno la linea. Magari.

Beh, se proprio non arrivate in tempo non fatevene un cruccio: nei prossimi 5 anni sono previsti 3 miliardi di euro in investimenti per portare la fibra ottica residenziale nelle abitazioni teutoniche, che viaggeranno a 50 Mbit/s.

Però, mi raccomando, non confondetevi: li, non qui.

Non volete attendere così a lungo?

Ok, entro il 2007 saranno 50 le città tedesche connesse a 50 Mbit/s, mentre per la metà del 2006 saranno attrezzate le prime 10 città per un totale di 2,9 milioni di famiglie.

Va bene, bella cosa. Ma io viaggio, sono sempre in giro per lavoro e mi collego a internet tramite il mio fido cellulare. Internet, via cellulare, anche usando l’UMTS (Universal Mobile Telecommunication System) è decisamente lenta per i contenuti multimediali che viaggiano lungo la rete.

Giusto. Ma…come dire…uno investe…acquisisce tecnologie e alla fine si trova con un UMTS basato sul protocollo HSDPA (High-Speed Download Link), in tempo per il CeBIT 2006, giusto per mostrare quanto sia piacevole viaggiare a 1.8 Mbit/s e quanto lo sarà a breve quando dal cellulare potranno fluire dati a 7.2 Mbit/s. Insomma, si passa dal 3G (terza generazione) al 3,5 G (terza e mezza…uhm…questi commerciali).

Ragazzi, ma io non uso internet.

Io preferisco fare le cose alla vecchia maniera e telefonare, ma ho 3 cellulari, telefono di casa, quello dell’ufficio…

Uhm…non per niente Deutsche Telekom e T-Mobile fanno parte dello stesso gruppo, tant’è che quest’ultima sta sviluppando mobile@home un nuovo prodotto, in uscita per il primo quarto del 2006, che consentirà la convergenza fra tariffe di rete mobile e fissa. Ovviamente…questo, in Germania, non confondetevi, in Germania, che agli utenti di telefonia mobile verranno applicate le tariffe della rete fissa quando useranno il cellulare in casa per chiamare fissi e mobili. Ah, tra l’altro, sempre quando si è in casa, le telefonate ricevute sul cellulare avranno anch’esse la tariffazione della rete fissa, mentre le chiamate voice mail, sempre effettuate da casa, saranno gratuite.

Ahem…un particolare. Per casa si intende un’area dal raggio di 2 Km attorno alla propria abitazione.

Uhm…sempre nello stesso periodo….da Ottobre per l’utenza affari e nel primo quarto del 2006 per quella domestica, T-Mobile offrirà un router UMTS WLAN per accedere a internet…

Fido telefono…eh si…il telefono è un fido amico/nemico. Almeno…in Italia lo è stato dal 1998 al 2001 grazie al progetto FIDO, ve lo ricordate? No? Si, dai, il cellulare urbano che grazie alla tecnologia urbana consentiva di avere il telefono di casa…in giro per la città. Mille miliardi spesi per una tecnologia ora sparita, che si ritrova nei centri commerciali quando ti offrono degli inutili cellulari DECT. Inutili? Beh, se FIDO usava DECT, morto FIDO…

Peccato che non vi sia più un tale cellulare urbano dfunto, a quanto pare, per la mancanza di clienti.

In Germania, già, sempre li, la convergenza fra rete mobile e fissa porta a un nuovo apparecchio: a casa opera tramite la rete fissa, in giro come cellulare GSM.

Se poi, in aeroporto, in stazione o in un hotel si ricade all’interno di un hotspot, lo stesso telefono consente di collegarsi a internet wireless. Quando? Nel secondo quarto del 2006. Mmmmm….sembra proprio FIDO con gli steroidi…

Lasciamo perdere i videotelefoni SIP (Session Initiated Protocol), per intenderci i telefoni VOIP (Voice Over Internet Protocol).

Lasciamo perdere che tutti i cellulari distribuiti nel periodo natalizio saranno in grado di ricevere una decina di canali televisivi in straming e il servizio sarà gratuito nella prima fase, fino alla fine di Marzo del 2006.

Tralasciamo le altre novità previste per il prossimo anno. Sempre in Germania.

Chiudiamo la notizia con il nuovo servizio Web’n’walk di Deutche Telekom.

Chiunque abbia usato i servizi internet offerti dagli operatori di telefonia mobile italiani sa che definire “internet” questa esperienza è decisamente eufemistico: si rimane costretti all’interno di portali ad hoc, usando protocolli un po’ “poveri” come il

L’origine dei nomi

Come dicevano i romani, nomen omen.

Eh, si, già, perché, come dire, già nella Bibbia Dio svela all’uomo il nome segreto delle cose, così da metterle in suo possesso.

Insomma, la credenza che il nome sia presagio di un destino si perde davvero nelle nebbie del tempo. Ciò che sei è ciò che ti rimane addosso dalla nascita fino alla morte e oltre.

Dall’interessante blog di Ravi traggo una breve storia sull’origine dei nomi di alcune fra le più grandi aziende dell’Information Technology. Il testo è un po’ rimaneggiato, integrando alcune notizie interessanti, prese qua e la, principalmente da Wikipedia.

Yahoo!

Il termine Yahoo! è stato inventato da Jonathan Swift e utilizzato nel suo libro “I Viaggi di Gulliver” per rappresentare un individuo dall’aspetto repellente e dai modi incivili.

I fondatori di Yahoo!, Jerry Yang e David Filo scelsero nel 1994 questo nome perché si consideravano alla stregua del personaggio descritto dal termine coniato da Swift.

Xerox

Fondata come Haloid Company nel 1906, l’azienda cambia nome In Xerox, dalla la radice greca xer che sta a indicare qualcosa di secco. E’ proprio questo aspetto, infatti che, distingue la nuova tecnologia di riproduzione a secco dei documenti, inventata da Chestor Carlson, dalle metodologie a “umido” largamente utilizzate negli anni quaranta.

Sun Microsystems

Fondata nel 1982 da quattro studenti della Stanford University, Vinod Khosla, Scott McNealy, Bill Joy e Andy Bechtolsheim, Sun è l’acronimo di Stanford University Network.

Sony

Il nome dell’azienda fondata il 7 Maggio 1946 da Masaru Ibuka e Akio Morita deriva da un incrocio fra il latino sonus, ovvero suono, la parola sunny, soleggiato, e il termine gergale anglonipponico sonny-boy, l’equivalente di ragazzo in gamba.
Dato che il termine Sonny ricordava troppo nella pronuncia la parola giapponese soh-nee, il cui significato può essere tradotto in “Gli affari vanno male”, Akio Morita volle utilizzare una parola che non esistesse nel vocabolario di una qualsiasi lingua, ovvero “Sony”

SAP

Fondata nel 1972 da cinque ex dipendenti di IBM, la tedesca Systemanalyse und Programmentwicklung (“Systems, Applications and Products in data processing”) è la più grande azienda di software in Europa.

Red Hat

Red Hat, creatura di Marc Ewing che nel 1993 la portò alla luce, deve il suo nome al cappello della squadra di Lacrosse della Cornell University (caratterizzato da strisce rosse e bianche) che venne donato al fondatore dal nonno ai tempi del college. Nel manuale della versione beta di Red Hat Linux si può leggere l’appello di Ewing ai lettori affinché lo restituissero in caso venisse ritrovato.

Oracle

Azienda californiana, di Redwood, la storia di Oracle inizia nel 1977 con Larry Ellison e Bob Oats impegnati in un progetto della CIA denominato Oracle. Il progetto non ebbe un futuro, il database sviluppato in quella occasione si tant’è che venne fondata RSI, che in seguito avrebbe preso il nome del db, ovvero Oracle.

Motorola

Fondata nel 1928 da Paul V. Galvin con il nome di Galvin Manufacturing Corporation, l’azienda vede apparire la denominazione Motorola come nome di una nuova linea di autoradio (motor=automobile, ola=suono), dal marchio di una famosa azienda di apparecchi radio, Victrola.

Nel 1947 Galvin Manifacturin Corporation cambia la propria denominazione sociale in Motorola.

Microsoft

E’ il 1975 quando Bill Gates e Paul Allen danno vita a Micro-Soft, azienda volta alla creazione di SOFTware per MICRO computer. Da qui il nome, che negli anni ha perso il trattino diventando l’odierna Microsoft.

Lotus

Originariamente chiamata Lotus Development Corporation, la società fondata nel 1982 da Mitch Kapor and Jonathan Sachs diventa semplicemente Lotus Software dopo l’acquisizione da parte di IBM nel 1995.

Il nome della società deriva dalla “Posizione del Loto”, detta anche “Padmasana”, della tecnica dello yoghi Maharishi Mahesh insegnata da Mitch Kapor.

Intel

Nel 1968 i fondatori Bob Noyce e Gordon Moore vollero chiamare la loro società, ‘Moore Noyce’, ma questo era un marchio già utilizzato da una catena di hotel e quindi si rassegnarono all’acrononimo di INTegrated ELectronics.

Hewlett-Packard

L’1 Gennaio 1939 Bill Hewlett e Dave Packard fondarono l’omonima azienda dopo avere lanciato una moneta per decidere se si sarebbe dovuta chiamare Hewlett-Packard o Packard-Hewlett.

Hotmail

Jack Smith e Sabeer Bhatia nel 1995 ebbero l’idea di creare un’azienda che offrisse un nuovo servizio: l’accesso alla propria email da qualsiasi computer collegato a internet, grazie a un semplice navigatore. Trovata l’idea, Smith si ingegnò per scovare il nome adatto finché arrivò a escogitare Hotmail, che contiene sia il termine mail, ovvero posta, che html, chiaro riferimento al linguaggio di programmazione utilizzato per il web: nei primi tempi, infatti, il servizio si chiamava HoTMaiL.

Google

L’origine del nome Google è ben strana. Inizialmente i due fondatori, Larry Page e Sergey Brin, volevano chiamare la propria società Googol, con un termine coniato da Milton Sirotta, nipote del matematico Edward Kasner, e reso famoso dal libro “Mathematics and the Imagination” di Kasner e James Newman.
La parola googol indica un numero rappresentato da un 1 seguito da 100 zero e doveva servire a indicare la missione della nuova società: indicizzare l’infinito contenuto presente sulla rete.

Cisco

Più che un’azienda, quasi un’agenzia matrimoniale visto che Cisco Systems nasce nel 1984 come società di famiglia grazie ai coniugi Leonard Bosack e Sandra Lerner. Cisco non è un acronimo ma l’abbreviazione di San Francisco, il cui famoso ponte Golden Gate appare stilizzato nel logo aziendale.

Apple

Si sa, la mela è il frutto preferito di Steve Jobs che, insieme a Steve Wozniak e ad Armas Clifford “Mike” Markkula Jr. diede vita ad Apple Computers l’1 Aprile 1976. In ritardo di 3 mesi nello scegliere il nome della società, Jobs minacciò i colleghi di chiamare la nuova azienda Apple Computers se nessuno avesso suggerito entro le 17 un nome più adatto.

Apache

A dispetto di quanto si trova scritto nel sito della fondazione che ne gestisce lo sviluppo, il più famoso web server di internet non deve il proprio nome a fiera popolazione indiana d’America ma alle sue origini un po’ “rappezzate”. E’ infatti opinione comune che il suo nome derivi da “A PAtCHy” server, ovvero server “rappezzato”, il che sta a indicare le origini di questo prodotto, ovvero una serie di “pezze”, in gergo “patch”, al più famoso server web del tempo (Apache ha visto la luce nel 1995), ovvero HTTPd 1.3 della NCSA .

Adobe

Se Steve Jobs ha preso come spunto la mela, John Warnok, cofondatore di Adobe insieme a Charles Geschke nel 1982, si è fatto dare una mano dal fiume Adobe (Adobe Creek) che scorreva dietro casa.

Linux

Nato nel 1991, Linux è uno di quei sistemi operativi che più ha goduto della pervasività offerta da internet: grazie alla rete molti lo hanno scaricato, conosciuto, adottato.

Non molti, però, sanno in quale modo è stato scelto un nome così strano: tutto nasce dall’inventiva di Ari Lemme, amministratore del sito ftp.funet.fi sul quale Torvalds mise per primo in libero download il suo sistema operativo.

In verità, Torvalds avrebbe voluto chiamare la sua creatura Freax, interessante combinazione fra free, freak e X come UniX. La popolarità, però, esige un tributo e il sistema operativo prese il nome della directory creata da Lemme per ospitare i file caricati da Torvalds.