OpenDNS e dhclient

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Alcuni giorni or sono, Andrea scriveva di quanto sono buoni e belli i server di OpenDNS, invitando a passarvi le proprie macchine. Gli indirizzi dei server DNS di OpenDNS sono:

  • 208.67.222.222
  • 208.67.220.220

Se avete un ip statico, nessun problema, basta indicare il tutto nel file resolv.conf:

nameserver 208.67.222.222
nameserver 208.67.220.220

Se utilizzate dhclient, invece, il discorso si complica dato che il file che contiene la lista dei dns da utilizzare per la risoluzione dei nomi da parte del sistema, ovvero resolv.conf, viene rigenerato a ogni acquisizione di un nuovo lease (semplificando, ogni volta che ottenere un indirizzo dinamico), utilizzando le informazioni inviate dal server dhcp.

Questo comportamento è governato dal file dhclient.conf, tramite il quale è possibile intervenire sul meccanismo di acquisizione dei dns, imponendo una scelta predeterminata. Si osservi il seguente blocco di istruzioni contenuto in dhclient.conf:

request subnet-mask, broadcast-address, time-offset, routers,
domain-name, domain-name-servers, host-name,
netbios-name-servers, netbios-scope;

E’ fra le opzioni del file di configurazione di dhclient che si nasconde la chiave per risolvere il problema. Basterà eliminare l’istruzione che forza la richiesta dell’elenco dei server DNS, rimuovendo domain.name-servers, preponendo nel contempo alle informazioni fornite dal server dhcpd la nostra lista di server DNS:


prepend domain-name-servers 208.67.222.222, 208.67.220.220;

request subnet-mask, broadcast-address, time-offset, routers,
domain-name, host-name,
netbios-name-servers, netbios-scope;

In pratica, l’istruzione domain-name-servers è stata spostata al di fuori del blocco di richieste effettuate al server dhcp ed è stata istanziata con dei valori predefiniti dall’utente.

Qual’è l’effetto finale?

Semplicemente, il file resolv.conf verrà rigenerato a ogni riacquisizione di lease, utilizzando gli indirizzi dei server OpenDNS indicati dalla direttiva prepend domain-name-server in dhclient.conf.

VoIP e NAT – Il protocollo STUN, parte prima

Tempo fa mi sono state sottoposte alcune domande riguardanti il VoIP, soprattutto come utilizzarlo in presenza di firewall e NAT che possono rendere impossibile la comunicazione a voce su IP. Dalla semplice risposta che mi ero proposto di scrivere, ne è scaturito qualcosa di un po’ più articolato, che prende di petto alcuni dei problemi nei quali incorrono gli utilizzatori del VoIP, tentando di dare una semplice spiegazione teorica. Il testo è diviso in due differenti parti, per dare al lettore il tempo di assimilare i contenuti in maniera graduale. L’inizio riprende alcune domande che mi sono state poste, per poi passare a un approfondimento teorico.

Ci sono altri protocolli che mi sarebbe utile avere?

Al limite il protocollo proprietario di Skype, se vuoi usare questo servizio per chiamare e ricevere, oppure IAX per il supporto dei centralini Asterisk. A dire la verità, il discorso sarebbe un poco più complesso, ma esula da ciò che ci interessa ora.

Ora, non penso proprio che tu possa implementare un centralino Asterisk a casa e comunque potresti interfacciarti tramite SIP.

Per Skype, si tratta di un protocollo proprietario. Questo dipende da te. Esistono in commercio, e li trovi in qualsiasi magazzino di elettronica (Mediaworld, Euronics, Saturn, per esempio), degli ATA Skype. Con questa soluzione, però, rimani vincolato a questa architettura, mentre con SIP puoi interfacciarti a parecchi provider VoIP sul mercato. Hai più soluzioni aperte, o come sarei tentato di dire, più Sorgenti Aperte.

Al limite, verifica di avere SIP2 (RFC 3261). Non starei ad approfondire i protocolli di trasporto e i codec: per un’utenza domestica sono dettagli che hanno poco senso. Prendi un prodotto “mainstream” e inizia a telefonare, vedrai che andrà tutto bene.

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Anonima Fonera – Disabilitare il ssid pubblico

Un lettore di questo blog, che richiede l’anonimato, mi segnala la seguente procedura per disabilitare il ssid pubblico della fonera:

> > > Ciao
> > >
> > > Giorgio
> > >
> > > > ho scoperto come chiudere l’ssid pubblico, ma non so se è il caso di
> > > > pubblicarlo… nel caso, IO non ti ho detto niente… 😉
> > > >
> > > > echo “#!/bin/sh” > /etc/init.d/S99NOFONAP
> > > > echo “ifconfig ath0 down” >> /etc/init.d/S99NOFONAP
> > > > echo “ifconfig tun0 down” >> /etc/init.d/S99NOFONAP
> > > > chmod 755 /etc/init.d/S99NOFONAP
> > > >
> > > > riavviate e dite addio alla rete FON_AP… 😉
> > > >
> > > > ciao ciao

Non ti preoccupare mio caro, nessuno risalirà alle tue antenne e, se hai altri suggerimenti, qui troveranno zona franca.

È online il terzo capitolo del libro “Usare Linux al 101%”

È mia abitudine richiedere, alla casa editrice che pubblica un mio libro, la possibilità di fornire in download il PDF di uno dei capitoli, giusto per dare al lettore l’idea di cosa si possa trovare nel volume e anche per fornire una breve guida che affronti un tema specifico.

Questa volta tocca al terzo capitolo di Usare Linux al 101%, edito da J.Group, un libro pensato per un utente non proprio alle prime armi con Linux, che si voglia dedicare a configurare il proprio sistema. L’argomento del capitolo in questione riguarda le reti, da quelle classiche “wired” alle wireless, passando per l’instradamento dei pacchetti, la configurazione di un server DHCP, l’utilizzo di NdisWrapper e dei wireless-tools . Brevemente, ecco l’elenco degli argomenti trattati da questo capitolo:

Capitolo 3 – Le reti

Gli indirizzi delle reti private
Configurare le interfacce di rete
Gestire le interfacce di rete
La risoluzione statica
La risoluzione dinamica
Mettere ordine nelle interrogazioni
Configurare la rete al volo
La configurazione delle interfacce di rete
Instradare i pacchetti
Assegnare gli indirizzi in automatico
configurare un server DHCP
Configurare la rete da KDE e Gnome
Gnome
KDE
Le reti wireless
NdisWrapper
Installazione da sorgenti
Installazione dei driver Windows
Configurare la WLAN con i wireless-tools
Gestire la WLAN da KDE e Gnome

Cliccate qui per andare alla scheda del libro, nella quale troverete il link al file PDF.

Buona lettura.