Indice di migrabilità a OpenOffice

Riporto un comunicato stampa:

L’Indice di Migrabilità analizza le configurazioni di Microsoft Office e individua le aree che richiedono un intervento per la migrazione di template e macro, e gli utenti che hanno bisogno di una formazione specifica che va oltre il corso di base sull’utilizzo di OpenOffice.org. Inoltre, permette di identificare con precisione gli utenti che devono continuare a utilizzare Microsoft Office, in quanto sfruttano le funzionalità più avanzate e quindi avrebbero delle difficoltà ad adattarsi alla suite open source in quanto le stesse funzionalità impongono una modifica radicale del modo di lavorare.

“Si tratta di uno strumento di analisi molto facile da implementare, che permette di avere – in anticipo sull’operazione – una visione chiara dei problemi e dei costi della migrazione, e quindi di ridurre l’impatto sull’organizzazione, che si traduce in una migliore e più rapida accettazione di OpenOffice.org”.

Oggi si può passare da Microsoft Office a OpenOffice.org conoscendo in anticipo l’impatto sulla struttura, i problemi e i costi dell’operazione.

Lo strumento è stato sviluppato da Yacme Srl un’azienda di consulenza e servizi di information technology.

Che dire? Sembrerebbe interessante.

FonPhone

Qualche minuto fa si discuteva con Dema del nuovo video messo in rete da Martin Varsavsky, nel quale si decantano le virtù del suo iPhone,FON appena sbloccato dai ragazzi dei labs.fon.com.

Vale la pena dare un’occhiata, così come è istruttivo il relativo post, sempre di Martin, intrigantemente intitolato My iPhone is now a PocketMac.

L’associazione Fon(era) e iPhone rende bene l’idea del malumore che affligge gli utenti più intraprendenti che vorrebbero la Fonera

I can finally turn the iPhone into a product of my choice.

Per dirla con le parole di Varsavsky. Ora, se lui vuole un iPhone che possa diventare qualcosa di utile per lui, perché noi non dovremmo desiderare una Fonera che sia qualcosa di utile per noi? Se sblocca lui, perché non possiamo sbloccare noi?

Le mie osservazioni partono da un mio commento a un post di Dema dello stesso tenore e argomento.

Perché?

Apple e Fon utilizzano più o meno gli stessi argomenti che, non a caso, sono alla base di annose argomentazioni fra chi si dibatte fra sistemi aperti e sistemi chiusi. Dico aperti e chiusi non liberi e chiusi, questo è un altro discorso.

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Fonera+: a penzoloni è meglio

Voci di corridoio, ahem…di beta tester forum, affermano che La Fonera+ sembra avere una qualità del segnale inferiore a La Fonera precedente.

Come ricorrere ai ripari? Pare che il vecchio adagio del profeta della verticale funzioni: lasciate penzolare La Fonera+ dal cavo di rete, puntando l’antenna verso l’alto e il segnale wifi dovrebbe migliorare sensibilmente.

Dicono…

Fontenna + Fonera e il muro di gomma

Giusto per curiosità, visto che il manuale della Fontenna sconsiglia di applicare ai muri indoor l’antenna, ma di direzionarla fra le porte di casa, in modo da fare triangolare il segnale, ho deciso di provare la soluzione sconsigliata.

Ora, è ovvio che un muro diminuisca l’intensità del segnale emesso da un’antenna, ma non ho proprio voglia di giocare a ping pong con le onde radio, cercando di farle rimbalzare dal salotto alla cucina, alla camera da letto.

Domanda: cosa succede se applico la Fontenna al muro del salotto, indirizzandola verso la scrivania della camera adiacente, tenendo presente che si tratta di un’antenna direzionale e che quindi emette un campo più intenso verso il fronte cui viene posta?

Ok, in questo caso il diploma di laurea può venire comodo per sostenere la Fontenna. Ho unito due immagini, non ho rifinito la foto. In pratica, la Fonera si trova in alto a destra, dalle parti del perenne groviglio di cavi, vicino al Fritz! Wlan e al Linsys, mentre il cablaggio si dipana lungo il muro, scende lungo il diploma e piazza l’antenna a circa 1,75 metri di altezza, direzionata verso la scrivania che si trova nella stanza adiacente, la camera da letto.

La prova è stata eseguita su un portatile con Ubuntu Gutsy, posto a circa 3 metri dalla Fontenna, nella stanza adiacente.

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