Microsoft adotta l’icona RSS di Firefox

Sono emozionato nell’annunciare che adotteremo l’icona utilizzata in Firefox.

Utilizzeremo l’icona nella barra di comando di IE7, ogni volta che una pagina avrà un feed associato.

Grazie ancora al Mozilla team per avere reso disponibile l’icona e per averci aiutato a fare la cosa giusta per tutti gli utenti dei brower.

RSS icon

Non male eh? Non lo dico io, beninteso, ma è apparso nel Microsoft Team RSS blog.

C’è un eccesso di buonismo nell’informatica. La vogliamo finire, o no?

[Via Ed Bott’s]

Bob Dylan s’è messo a fare il DJ…

Bob Dylan

Oh, non lo dico io, eh…

Leggetevi questo articolo del New York Times.

Che si dice? In pratica, Dylan ha firmato un contratto con la radio satellitare XM per presenziare a una trasmissione settimanale di 1 ora, che partirà a Marzo, nella quale metterà qualche disco sul piatto e si metterà a commentare le nuove uscite musicali e amenità varie.

Ma tu guarda cosa si deve fare a 64 anni. La pensione, cosa l’hanno inventata fare?

mail.tin.it, una certezza


camera:/# date
mar dic 13 21:44:05 CET 2005
camera:/# telnet mail.tin.it 25
Trying 62.211.72.20...
Connected to mail.tin.it.
Escape character is '^]'.
421 vsmtp14.tin.it Service not available - too busy
Connection closed by foreign host.
camera:/# date
mar dic 13 21:44:11 CET 2005

E dire che stavo spedendo delle email importanti. Per fortuna ho sempre la mia web email, quella su linux.it, gmail…

Apriamo una sottoscrizione via PayPal per acquistare un nuovo server da donare al Tronchetto?

E anche WikiPedia si prende una class action

Wikipedia LogoDopo le recenti vicissitudini cui è stata soggetta WikiPedia, desta scalpore più di tanto la notizia che un sito Wikipediaclassaction.org, si proponga di raccogliere le rimostranze del popolo internettaro. Dai singoli alle mega corporation, chiunque abbia subito una diffamazione o sia stato oggetto di qualche posta anonimo scorretto, può unirsi a quella che potrebbe diventare un’azione legale in grande stile, come solo gli americani, con le loro class action, sanno fare. Insomma, tutti uniti contro Wikipedia ma per cosa? Semplice:

  • Mostrare i problemi e i difetti intrinseci di Wikipedia
  • Costringere Wikimedia Foundation, tramite un’azione legale, a non consentire ulteriori post anonimi.
  • Recuperare per conto dei danneggiati un congruo gruzzolo a rifusione dei danni subiti dal modello di business di Wikimedia (eh?)
  • Stabilire un precedente per assicurare in futuro che siti di questo genere vengano riconosciuti responsabili dei loro contenuti

Che dire? Un po’ ci marciano, un po’ hanno pure ragione. Gli americani si citano per qualsiasi cosa e quando hanno ragione, una class action permette loro di contrastare anche poteri forti, quale non è Wikimedia in questo caso, tuttavia.

Noi no, ovviamente. Se abbiamo due lire alla ennesima potenza, forse qualcosa facciamo. Altrimenti, bye bye baby.

E aggiorniamo un po’ le cose…

A quanto pare su Wikipedia è apparsa qualche informazione in più su Wikipediaclassaction.org.

Intanto, pare che dietro il sito di class action vi sia lo stesso Greg Lloyd Smith di QuakeAID, condannato a sua volta nel Luglio del 2002 per avere utilizzato il dominio quakeaid.org come strumento di frode. E questa notizia appare in Wikipedia.

Sempre in Wikipedia, viene fatto notare che i due domini (wikipediaclassaction.org e quakeAID.org) presentano nelle informazioni di contatto la stessa casella postale e un identico numero verde, nonché una identica sussidiaria “Just Volunteers”.

Si chiosa su Wikipedia: fosse che fosse, che Wikipediaclassaction fosse stata messa in piedi per ritorsione nei confronti di un’enciclopedia che alla voce QuakeAID riporta giudizio non certo lunsighieri?

Ah, meno male. Tutto il mondo è paese. Già mi sento meno solo.