Cucina alternativa? Pedalare gente, pedalare

Rimasti a corto di gas? State pensando a una cena romantica e sul più bello sparisce anche la corrente elettica? Niente microonde, forno a convezione, niente di niente?

Un incubo!

Rimanete ben fermi davanti allo specchio!

Calma, con un centinaio di dollari si risolve tutto. Armati di un buona dose di coraggio è sempre possibile ordinare da Terra.org una stupenda cucina solare, in grado di risolvere qualsiasi problema di cottura, sempre che non abitiate in Val Padana o nelle Highlands scozzesi…

Bello eh, per carità. Certo, non proprio pratico: con il modello più piccolo KSOL-10, vi fare una macchinetta di caffé per 6 in 10 minuti. Il problema, occhio è croce è prendere la macchinetta, chi ha il coraggio di infilare la mano nel centro dello specchio ustorio?

Il modello più grande, KSOL-14 (153 euro), equivale a un fornello in vetroceramica da 600W , ha un diametro di 1,4 mt, pesa 19 Kg, struttura in acero e ve lo dovete montare a manina. Certo, però, che dopo potrete dare dei pranzi (le cene meglio evitarle, vero?) equo solidali radical chic: vi ci vorranno sempre quei 9 minuti per portare a ebollizione un litro d’acqua, quindi meglio non avere più di una decina di invitati, però, volete mettere la bellezza di un forno a 200 gradi montato in terrazza? Nel caso, proprio per essere in tono, consiglierei l’acquisto della relativa pentola da 12 litri, 28 cm di diametro, che per soli 26 euro con il suo colore nero profondo aiuterà a velocizzare la cottura e a mantenere quell’atmosfera etnica che tanto piace nelle festicciole contemporanee.

Pedalare gente, pedalare

Essere radical, ecological chic è un impiego a tempo pieno: è impensabile offrire un pranzetto alla luce del forno solare, per poi mettere sotto carica i cellulari in vista di una biciclettata post prandiale con gli amici.

ORRORE.

No, no, no, non si fa così. Forza, tutti a munirsi di Pedal Power, uno stupendo accrocchio che ricorda le vecchie luci da bicicletta, con la dinamo attaccata al copertone a ruotare follemente per una fioca lucina da sfoggiare davanti al manubrio.

La dinamo è rimasta, solo che al posto della lampadina ci sono uno spinotto e un porta telefono da agganciare al manubrio: pedalando per 70 minuti a 19 Kmh questo aggeggino vi ricarica tranquillamente il cellulare, mentre per percorsi più brevi e velocità minori, contribuirà a mantenere alta la carica del telefonino.

Insomma, con 38 euro non dovrete più spendere una lira per ricaricare le batterie del telefono.

Giusto farvi il giro del mondo.

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