Carrom

Lo ammetto, non esco molto spesso, ma quando mi rintano a casa di Andrea so che mi divertirò e di solito in modi non troppo convenzionali.
Ieri sera ci si è cimentati a Carrom, gioco indiano di cui non conoscevo l’esistenza. Quasi un supplizio per chi, come me, indulge nel vizio di mangiare le unghie: lo striker, la pedina utilizzata per colpire le altre sul piano di gioco, va lanciata letteralmente a pizzicottate. Insomma, snap! e via.
Divertente, molto divertente, anche perché ho vinto 🙂
A lenire il dolore delle mie povere falangi martoriate ci ha pensato una bottiglia (in quattro) di Tarapacà.
Leggendo
Lavoro a casa, lavoro in ufficio, lavoro il fine settimana, durante le ferie, le vacanze e spesso di notte mi sogno qualcosa di lavorativo. Lavoro in piedi, seduto, mentre ti sto parlando penso al lavoro, mentre mangio immagino il lavoro, mentre cammino lavoro sui miei passi. Insomma lavoro, lavoro, lavoro.