Longhorn fuori dalla finestra con vista…

Secondo questo interessante articolo di SmartOffice News, il codice di Longhorn è stato buttato alle ortiche da Allchin, co-direttore della divisione Prodotti Platform e servizi, per ripartire da uno stile di programmazione davvero nuovo per Microsoft: invece di sviluppare parti di codice separate, create da programmatori diversi e poi assemblate in un nuovo programma, si è deciso di partire alla “Linux way”. Come? Iniziando da un kernel minimale e aggiungendo di volta in volta le funzioni necessarie.

Riporto solo alcuni estratti dall’articolo:

Gli ingegneri di microsoft lo stavano costruendo (Longhorn, ndr.) proprio nel modo in cui avevano sempre creato programmi. Ogni singolo programmatore fra le migliaia (impiegate da Microsoft, ndr.), creava il proprio pezzo di codice, che veniva assemblato (insieme agli altri, ndr.), in un programma raffazzonato. Ma Longhorn/vista era troppo complesso: Microsoft doveva iniziare da capo, disse Allchin a Gates.

E quale è stato questo “nuovo inizio”?

Quindi, secondo (quanto riportato da, ndr.) il Wall Stret Journal, Microsoft percorse la strada di Linux, sviluppando prima un kernel solido per ciò che ora viene chiamato Vista. Ora, sta aggiungendo le funzionalità che desidera, una per una

E che dire di WinFS, il rivoluzionario filesystem di Windows prossimo venturo, che aiuterà a organizzare e recuperare le informazioni salvate nei supporti?

WinFS era così problematico che gli ingegneri iniziarono a discutere se fossero in grado di fa “volare il maiale”. Immagini di maiali con le ali iniziarono ad apparire nelle presentazioni e negli uffici.

Questo nuovo inizio potrebbe spiegare anche la riorganizzazione in seno a Microsoft…

La crisi di Longhorn aiuta a spiegare la radicale ristrutturazione che il CEO di Microsoft Steve Ballmer ha annunciato recentemente per riorganizzare la società in tre grandi unità aziendali. Un obbiettivo fondamentale è di forzare Microsoft a essere più agile nel produrre e distribuire il software.

Ma perché Microsoft incorre in questo genere di problemi? Possibile che si renda conto solo dopo averci messo mano che un programma è diventato ingestibile?

Le riforme di Allchin si rivolgono a un problema che Microsoft si porta dietro dagli inizi. La vecchia scuola di computer science poneva richiedeva pratiche di scrittura di codice metodiche per assicurarsi che i grandi computer usati dalle banche, dai governi e dagli scienziati non si bloccassero. Ma quando i personal computer spiccarono il volo negli anni ’80, le aziende come Microsoft non avevano tempo per tutto questo (per le pratiche di scrittura metodiche, ndr.). Gl utenti PC volevano delle funzionalità belle e utili in fretta. Tolleravano — o non notavano — i bachi che affliggevano il codice. I problemi potevano sempre essere corretti con una patch. Con ogni patch e ogni miglioramente, divenne più difficile allegare nuove funzionalità al software dato che il nuovo codice aveva effetti imprevedibili su tutto il resto.

Non male vero? Pigia e ripigia, il codice esplode…

Microsoft assume Raymond, scherziamo o cosa?

Eric S. RaymondAlzi la mano chi non conosce Eric Steven Raymond!
Ok, ho capito. Diciamo che Raymond è il cofondatore insieme a Bruce Perens della Open Source Initiative, l’organizzazione che promuove l’Open Source.
Diciamo anche che è l’autore di La cattedrale e il bazaar, testo ben conosciuto da chi si occupa di Open Source.
Insomma, diciamo Raymond crede nell’OS e può essere definito, all’americana, un Open Source Evangelist, cioè uno che ti racconta tutto e di più sui sorgenti aperti, fino a quando ti arrendi e ti convinci che OS=bene.

Scherzi a parte, Raymond è una di quelle persone a cui non parlereste di software proprietario, di Microsoft o altro.

Voi.

Microsoft, a quanto pare, ha parlato, o meglio scritto, a Raymond offrendogli un lavoro.

Si, proprio, un lavoro.

Di seguito traduco uno scambio di email fra Raymond e Microsoft, avvenuto l’8 Settembre 2005, quindi ieri.

Per leggere l’originale, cliccate qui.


From: “Mike Walters (Search Wizards)” \< \v-mikewa@microsoft.com\>\
To: \< \es@thyrsus.com\>\

Eric, faccio parte del Microsoft Central Sourcing Team (ovvero, il dipartimento delle risorse umane di Microsoft ndr.). Microsoft sta cercando risorse tecniche di prima grandezza che l'aiutino a creare prodotti che diano una mano alla gente e agli affari in tutto il mondo a comprendere il proprio pieno potenziale.

Il tuo nome e le informazioni per contattarti mi sono stati sottoposte indicandoti come qualcuno che potrebbe portare un contributo a Microsoft. Apprezzerei molto l'opportunità di discutere nei dettagli il tuo interesse nell'intraprendere una carriera in Microsoft, e delle tue esperienze, il tuo passato e le tue qualifiche. Sarò felice di rispondere a ogni tua domanda e di fornirti qualsiasi informazione in mio possesso sulle posizioni e il modo di lavorare in Microsoft.

Per favore, dai un attimo un'occhiata la mia agenda in linea \< \http ://www.appointmentquest.com/provider/2010224927\>\ e fissa una data in cui potrei contattarti. Potrai saperne di più sul nostro modo di vedere il Nuovo Mondo del Lavoro all'indirizzo \< \http ://www.microsoft.com/mscorp/execmail\>\.

Inoltre, se sai di qualcuno dei tuoi colleghi, attuali o precedenti, che potrebbero essere interessati alle opportunità di lavoro offerte da Microsoft, sarò felice di parlare anche con loro. Le segnalazioni sono sempre gradite e sono molto apprezzate.

Grazie in anticipo e attendo con impazienza un'opportunità di poterti parlare al più presto.

Cordiali saluti,

Mike

\< \http://members.microsoft.com/careers/default.mspx\>\

Quanto oltre ti spingerai?

Mike Walters
CST Senior Recruiter

Microsoft One Microsoft Way
Redmond, WA 98052

\< \http://maps.yahoo.com/py/maps.py?Pyt=Tmap&addr=One+Microsoft+Way&csz=Re dmond%2C+WA+98052&country=us\>\

Ora…una digressione di Raymond:


Ho chiamato Mike Walters, il quale mi ha riferito che il mio nome gli era stato passato dal suo gruppo di ricerca. Gli ho fatto notare che pensavo qualcuno gli stesse facendo con tutta probabilità uno scherzetto e gli ho promesso di rispondergli via email. Ecco la mia risposta, nella sua interezza.



To: “Mike Walters (Search Wizards)” \< \v-mikewa@microsoft.com\>\
From: \< \esr@thyrsus.com\>\

Vorrei ringraziarti per l'offerta di impiego in Microsoft, il che però denota il fatto che tu o il tuo gruppo di ricerca (o entrambi), non vi accorgereste di nulla nemmeno se vi prendessero a randellate con una mazza da baseball. Che volete fare nel resto del pomeriggio, offrire un lavoro a Richard Stallman e Linus Torvalds. O volete provare qualcosa di più semplice, come chiedere a Papa Benedetto di presiedere un'orgia satanica?

Se vi foste presi la briga di controllare per cinque secondi il mio passato avreste scoperto che io sono il tipo che alla domanda "Chi sei" di Craig Mundie (Microsoft Senior Vice President, Chief Technical Officer, Advanced Strategies and Policy) ha risposto "Sono il tuo peggior incubo" e che io, infatti, sono stato quasi il vostro peggior incubo dal 1997. Hai mai sentito parlare di questa cosa chiamata "open source"? Puoi tirare a indovinare chi ha scritto la maggior parte della teoria e del materiale di propaganda per l'open source e che ha parlato con IBM e Wall Street e alle società elencate nella Fortune 500 affinché comprassero open source. Ma non pensare che cercherò di distruggere la tua azienda. Oh, no; sarei determinato a farlo per ogni altro monopolio di software-proprietario e la comunità che ho aiutato a fondare è ben sulla via per raggiungere questo scopo.

Il giorno in cui *IO* andrò a lavorare per Microsoft si sentiranno nei cieli le deboli grida dei maiali, la luna non solo si colorerà di blu ma si ricoprirà di pallini, l'inferno gelerà così come lo zolfo diventerà superconduttivo.

Ma devo ringraziarti per avere arricchito il mio pomeriggio con un bello scherzo. Il giorno, speriamo non molto lontano, in cui potrò orinare sulla tomba di Microsoft, spero sinceramente che nemmeno uno schizzo ti raggiunga.

Cordialmente tuo,
Eric S. Raymond


Mia moglie, dopo avere sentito queste cose, mi ha suggerito che se tutto ciò può accadere è perché forse non ho creato abbastanza problemi a Microsoft negli ultmi tempi e sto scomparendo dai loro radar. Potrebbe avere qualche ragione…

AGGIORNAMENTO: Per coloro che non avessero colto la sottigliezza (e con mia sorpresa molti di voi non l’hanno colta), al telefono sono stato alquanto gentile con questo tipo.


Qui finisce il discorso di Eric S. Raymond.

Una sola prece: ho tradotto al volo il testo, ricco di errori e frasi idiomatiche, senza avere sotto mano il mio fido dizionario. Domani o dopo provvederò a una prima revisione.

Chiunque riscontrasse errori mi farà cosa grata nel segnalarmeli. Provvederò all’immediata rettifica.

Giorgio

Aggiornamento

Come mi è stato fatto notare, nei commenti al post originale si possono trovare alcune considerazioni interessanti:

  1. L’indirizzo email della persona che ha contattato Raymond è il seguente:

    v-mikewa@microsoft.com

    Da notare la v- iniziale identifica i venditori esterni a Microsoft. Il reclutatore, quindi, pur lavorando per Microsoft non è impiegato in questa azienda ma in una società che ha in appalto il reclutamento delle risorse.

  2. Più che una offerta di lavoro, l’email ricevuta da Raymond ha l’aspetto di un testo preconfezionato, standard, con il quale il reclutatore richiede, senza troppi sforzi, un primo approccio per discutere una possibilità.

    Ciò, comunque, rimarca la totale ignoranza da parte del reclutatore del ruolo ricoperto dalla persona contattata della quale tutto si può dire tranne che sia sconosciuta nel settore e a Microsoft stessa.

  3. Il sito su cui è ospitato il calendario degli appuntamenti cui il venditore di Microsoft ha indirizzato Raymond per fissare una data in cui vedersi è gestito, neanche a dirsi, da un server Apache.

    Facciamo insieme un piccolo esperimento:

    Cliccate questo link: http://www.appointmentquest.com/erq312.

    E’ un collegamento a una pagina inesistente il che, notoriamente, deve dare come risposta una pagina standard con il codice di errore 404 (pagina non trovata). Ciò, ovviamente, accade a meno che il server che gestisce il sito non sia configurato diversamente.

    Noi siamo fortunati.

    La pagina di errore riporta:

    Not Found

    The requested URL /erq312 was not found on this server.

    Apache/1.3.26 Server at www.appointmentquest.com Port 80

    Qualcuno vuole spiegare a questi tizi come si usano le direttive:

    ServerSignature Off

    e

    Servertokens Prod

    Almeno si risparmiano qualche figura. Sempre che si sappia configurare Apache.

Letture in libertà

Certo, adoro leggere.

E’ una passione tormentata, che reclama molto più degli scampoli di tempo che sottraggo alle mie giornate (in) operose.

Leggere, sprofondare fra le righe, perdendomi nelle pagine di storie possibili e realizzabili, dimentico dei problemi di una giornata qualunque.

Saggi, ricostruzioni, tutto può andare bene, anche un romanzo, in tempi di disperazione.

Il sapere dovrebbe essere un bene pubblico, cui accedere indipendentemete dai soldi che (non) si hanno in tasca.

Ecco quindi, qualche collegamento a libri, ebook, documenti liberamente scaricabili online, giusto per riempire le grigie giornate di questo umido inverno:

UNIVERSITY OF VIRGINIA’S E-BOOK LIBRARY for the MS READER and PALM Devices

Il sito contiene circa 1.800 libri, liberamente disponibili, in formato MS Reader e Palm. Orientato alla letteratura americana, contiene classici, quali Shakespeare, la Bibbia e molto altro.

Reti Medievali

Citando la presentazione della biblioteca, presente nelle pagine del sito Reti Medievali…

RM Biblioteca costituisce una biblioteca digitale specializzata in studi medievali. Essa consente un facile accesso ai testi e ne favorisce la diffusione.

La biblioteca è organizzata in tre sezioni:

* Scaffale, che raccoglie sul sito di RM i saggi pi significativi della produzione scientifica degli studiosi che collaborano all’iniziativa e ne condividono gli scopi.
* Testi nel web, che è invece un repertorio selezionato di studi di carattere scientifico pubblicati nel web al di fuori di riviste e di raccolte strutturate e dunque dispersi. RM segnala questi materiali attraverso un link.
* Bibliografie, che raccoglie i link a tutti i diversi strumenti bibliografici presenti su RM.

Sono attualmente disponibili 851 testi di 443 autori:
634 testi di 282 autori in Scaffale – 217 testi di 161 autori in Testi nel web
(dati aggiornati al 16 gennaio 2005).

Non dimenticate di fare un salto nella sezione “E-book”.

Storia Moderna – Sezione Saggi

Raccolta di collegamenti a saggi sulla storia moderna, liberamente disponibili su web.

S. Agostino – tutte le opere, in italiano

Beh, come potete ben arguire, vi trovate di fronte all’intera raccolta delle opere di S. Agostino, collegate a questa pagina da tutto il web. Le opere sono tradotte in italiano.

Per ora, basta. Non trovo i segnalibri su altri siti che avevo visitato in passato.
Appena ricordo per quali lidi sono passato e cosa ho visto, posto nuovamente questa lista, aggiornandola.

Buona lettura.

MyFi, il primo radio walkman satellitare è fra di noi

Le radio via internet e anche quelle satellitari sono una vera e propria manna. Diciamolo.

A differenza delle radio in FM che spopolano nel patrio etere, queste stazioni che viaggiano su media alternativi sono decisamente più varie e mettono a disposizione dell’ascoltatore canali dedicati alle “peggio” cose.

Peggio cose? Beh, diamo un’occhiata ai canali di XM, una radio satellitare con oltre 2 milioni di iscritti:

  • Special X Pop & Hits – Just Plain Wierdness
  • The Torch – Christian Christian Music that Rocks
  • Bluegrass Junction Country – From Bluegrass to Newgrass
  • Si, lo so, non ne potete fare a meno! Ma prima o poi uscirete di casa, non avrete sotto mano un ricevitore satellitare radio o internet e dovrete soffrire nel dolore di non poter sentire cotanta bellezza.

    MyFi

    Ora, se proprio volte farvi male, sappiate che Delphi ha prodotto MyFi, il primo ricevitore radio satellitare walkman, fatto apposta per sintonizzarvi sui canali di XM.

    C e n t o t r e n t a canali di musica a portata di mano e 5 ore di registrazioni direttamente sul disco da 128 Mb incorporato, giusto per non perdersi lo spettacolo in caso di mancata copertura.

    Siete contenti? Si? Ok, iniziate a sborsare 350$. Contenti? Si? Ok, iniziate a sborsare 10$ al mese per l’abbonamento ai vari canali radio.

    Contenti? Si? Ma…insomma…ancora non avete imparato?